Llewelyn Lloyd
Studente fra il 1884 e il 1889 alla scuola di Guglielmo Micheli a Livorno insieme a Manlio Martinelli, Gino Romiti, Amedeo Modigliani e Oscar Ghiglia, il giovane di origine gallese Llewelyn Lloyd vi conosce Giovanni Fattori, che non di rado visitava lo studio dell’ex allievo Micheli. Nel 1900 Lloyd si iscrive alla Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Firenze per seguire i corsi di Fattori, accostandosi all’ambiente macchiaiolo e aprendosi alle nuove sperimentazioni divisioniste fin dal 1903, nel corso dei ripetuti soggiorni con i colleghi Amedeo Lori e Antonio Discovolo a Manarola, in Liguria. Nel 1909 espone alla Biennale di Venezia tele di soggetto elbano – nel 1907 si trattiene a lungo sull’isola e nel 1913 acquista una casa in località Marciano Marina – caratterizzate dall’utilizzo della scomposizione cromatica che progressivamente abbandona a partire dal 1912. La sua predilezione per i paesaggi marini gli procura l’incarico, nel 1929, di riprodurre le navi da guerra della Marina Italiana in una serie di dipinti poi presentati alla Terza Mostra d’Arte Marinara di Roma. Dal 1944 al 1945, a causa della sua cittadinanza inglese, viene rinchiuso nel campo di concentramento di Fossoli, in Emilia, e di Laufen, in Baviera, per rientrare poi definitivamente il Italia.