Arrigo Minerbi
Allievo alla Scuola Civica d’Arte di Ferrara ma impossibilitato a proseguire gli studi a causa delle umili origini, Arrigo Minerbi compie un percorso formativo pressoché autodidatta, dedicandosi alla scultura. A Firenze dal 1902, frequenta la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti con Giovanni Fattori, inserendosi nel dibattito artistico contemporaneo e approfondendo la conoscenza della plastica rinascimentale. L’intensa attività nel campo della scultura, con spiccata propensione verso quella funeraria, continua a Genova, nel 1905 -1906, e a Milano, dove nel 1919 allestisce la sua prima personale alla Galleria Pesaro. Conosciuto Adolfo Wildt nella città lombarda, il Minerbi ne palesa l’influenza in una produzione pregna di istanze naturaliste e simboliste combinate in un linguaggio originale che si nutre altresì di una forza espressiva meditata su Auguste Rodin. Grande amico e sostenitore di Gaetano Previati – incontrato a Genova nel 1915 – Minerbi realizza nel 1921 la sua maschera funebre in marmo.