Giorgio Kienerk
Terminati gli studi ginnasiali, nel 1882 è allievo di Adriano Cecioni e dal 1886 di Telemaco Signorini, con cui comincia a disegnare e dipingere dal vero nei dintorni di Firenze. Nello stesso anno esordisce alla Promotrice fiorentina con due opere scultoree, per poi dedicarsi, dal 1888, alla pittura. Tra i frequentatori abituali della trattoria del Volturno in Via San Gallo, Kienerk vi conosce Silvestro Lega, orientandosi a effetti atmosferici di matrice impressionista che si riscontrano nei lavori nei lavori presentati alle Promotrici del 1890 – 1891. A stretto contatto con Angelo Torchi e Plinio Nomellini, quando con loro dipinge a Genova nelle estati del 1891 e 1892, si volge al Divisionismo, integrando la scomposizione cromatica alla forma toscana in una serie di tele di spiccata ariosità ed effetti luminosi. Sul finire del secolo le forti suggestioni simboliste si traducono dapprima nell’ambito dell’illustrazione – collabora con numerose riviste – poi della pittura, raccogliendo un notevole successo che agli inizi del Novecento lo porta a soggiornare per alcuni mesi a Parigi.