Serafino Macchiati
Reduce dagli studi all’Accademia di Bologna, condotti con scarsa assiduità, Serafino Macchiati si trasferisce nel 1880 a Roma, dove si inserisce nell’ambiente artistico e culturale che gravita intorno a Giovanni Cena e si dedica con successo all’illustrazione lavorando per la rivista “La tribuna illustrata”. Notato dall’editore Alphonse Lemerre, si trasferisce nel 1898 a Parigi, chiamato ad illustrare i romanzi di Paul Bourget e Marcel Prévost e a collaborare con alcuni periodici. Sotto la guida di Vittore Grubicy, a Parigi Macchiati dipinge con la tecnica divisionista – già sperimentata a Roma – non di rado orientandosi, senza alcuna concessione alla retorica, a soggetti sociali di ispirazione realista. Nel 1900 il pittore ospita Giacomo Balla – conosciuto durante il soggiorno romano – nella sua casa di Fontanay, presso Parigi, dove i due adottano con medesimi intenti la scomposizione del colore in quadri lirici di matrice impressionista concepiti sul motivo. Nel 1922 alla Biennale di Venezia viene celebrata la sua attività pittorica con una mostra personale postuma.